Questo blog,
come ogni blog, nasce da un bisogno primordiale di ogni essere umano: la
necessità di comunicare.
Ma nasce anche
da un bisogno più specifico dell'uomo moderno: la necessità di comunicare.
Questo
piccolo spazio virtuale é mosso da una ben chiara motivazione, già ampiamente
discussa nel post d’esordio: incentivare chiunque ne abbia la voglia, o anche
solo la curiosità, a rimanere vigile, a rimanere sveglio, a non lasciarsi
intrappolare nello squallore che ci cresce intorno o nel torpore di chi si
sente sicuro nel suo piccolo mondo...vuole esortare a farsi delle domande, ad usare
l’immaginazione, a riflettere e a cercare soluzioni per tutto quello che non ci
piace.
Ad alzarsi in piedi, insomma, per dire che noi, ognuno di noi, ci
siamo ancora. Per dire che non ci conformiamo e che vogliamo qualcosa di più.
Bene.
Ma non è
solo questo. Vuole anche semplicemente essere un’opportunitá in più per uno che
sente di aver bisogno di condividere qualcosa con qualcuno. Uno spazio di
riflessione ed espressione personale insomma.
Perché un
conto é ragionare, pensare, riflettere;
un'altra
cosa é mettere giù su carta parole che esprimono concetti, che devono così
essere chiari, ordinati e ben definiti;
un'altra
cosa ancora é metterli giù sapendo che qualcuno li leggerà e li dovrà capire,
che dovranno divulgare un messaggio e centrare il bersaglio.
È quindi al
contempo una sorta di missione, di liberazione, ma anche di palestra personale.
Nel fare
tutto ciò il mio approccio credo sia abbastanza chiaro: premetto.
La premessa
é fondamentale, perché vuole fornire al lettore le basi per poter capire il
messaggio che voglio trasmettere. Voglio cercare, come prima cosa, di
presentare tutto quel che si può in maniera oggettiva, cercando di organizzarlo
in modo che sia facile seguire il filo del ragionamento. Arriveranno i pareri
personali, certo, assieme alla soggettività che ogni narrazione comporta. Ma
non é questo il punto qui.
Il punto è
che non c’é religione, né politica, né cieca fede o presa di posizione che
valga, qui. Non voglio che sia cosi e mi sforzerò perché chiunque legga possa trarre
le sue conclusioni su ogni argomento di cui si parla.
Amo la
scienza e il metodo che la contraddistingue. Non mi devi credere, NON DEVI.
Contrasta la mia parola, mettimi alla prova, inizia tu stesso un tuo
ragionamento e porta le tue stesse fonti.
Poi, solo
dopo che l’avrai fatto, ragiona e trai conclusioni usando la tua testa.
Usa la tua
sensibilità, la tua storia personale, le tue esperienze, basati in quello che credi
importante.
E se poi non
siamo d’accordo, stupendo: inizieremo a discutere, che é ben diverso da
litigare. E se riusciremo a mantenere questa stessa mentalità aperta, allora cresceremo
entrambi.
Tutti ne
hanno da guadagnare, qui.
Si prendono
già troppe decisioni importanti solo perché qualcuno ce lo dice, o per partito
preso. Ci stiamo pericolosamente abituando a non usare il nostro senso critico
e se questo blog può servire a qualcosa, mi piacerebbe che fosse proprio ad aiutare
a ritrovarlo almeno un po’.
La premessa
alla premessa é che sicuramente non sempre ci riuscirò, o che mi ci vorranno forse
un po’ troppe righe per arrivare al punto. Vi chiedo pazienza; poco a poco, e
con l’aiuto di qualche buon consiglio, anche questo si impara.
Il tutto
nasce però anche da un'altra necessità pura e semplice, quella di scrivere.
Di sentire
il suono dei tasti che si muovono sotto le dita e diventano parola, concetto,
discorso. Che diventano espressione di me.
perché mi
piace scrivere
perché mi
piace fermarmi a pensare, ma non lo faccio abbastanza
perché mi
piace comunicare quello che penso
perché ci
sono tante cose interessanti da dire ma spesso ci si limita alle banalità
perché
voglio avere un impatto positivo sulla mia comunità e forse questo é un buon
modo di farlo
perché posso
rimanere in contatto con chiunque lo voglia, a prescindere dalle distanze
perché ho
qualcosa da dare, da condividere con tutti quelli che avranno la voglia, il
tempo e la pazienza di leggere
perché ho
deciso di passare dalla passione all'azione
Un ultimo
dettaglio. Ho tanti amici stranieri che inevitabilmente, per quanto possa
confidare nei traduttori online, saranno un po’ tagliati fuori da questo blog.
Scrivere in
inglese mi permetterebbe di arrivare ad un pubblico più eterogeneo e globale.
Scrivere in
spagnolo mi permetterebbe un contatto più diretto con la mia comunità locale.
In ogni
caso, ho deciso di scrivere in italiano. Perché in questo momento particolare,
in questo momento storico che tutti stiamo vivendo, mi sento particolarmente legato
a tutti voi. A tutte le persone con cui sono cresciuto, alla società nella
quale sono cresciuto e che mi ha dato tanto.
La
lontananza fisica però non mi permette di contribuire al nostro bene comune, di
avere quell’impatto positivo ottenibile
solo cercando di fare la mia parte, giorno dopo giorno.
Quindi, non
sapendo bene come, questo é un modo per provarci.
Questo blog nasce
pensando principalmente a voi.
Spero vi
possa piacere.
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