mercoledì 9 novembre 2011

Manifesto programmatico-motivazionale


Questo blog, come ogni blog, nasce da un bisogno primordiale di ogni essere umano: la necessità di comunicare.
Ma nasce anche da un bisogno più specifico dell'uomo moderno: la necessità di comunicare.

Questo piccolo spazio virtuale é mosso da una ben chiara motivazione, già ampiamente discussa nel post d’esordio: incentivare chiunque ne abbia la voglia, o anche solo la curiosità, a rimanere vigile, a rimanere sveglio, a non lasciarsi intrappolare nello squallore che ci cresce intorno o nel torpore di chi si sente sicuro nel suo piccolo mondo...vuole esortare a farsi delle domande, ad usare l’immaginazione, a riflettere e a cercare soluzioni per tutto quello che non ci piace. 
Ad alzarsi in piedi, insomma, per dire che noi, ognuno di noi, ci siamo ancora. Per dire che non ci conformiamo e che vogliamo qualcosa di più.

Bene.

Ma non è solo questo. Vuole anche semplicemente essere un’opportunitá in più per uno che sente di aver bisogno di condividere qualcosa con qualcuno. Uno spazio di riflessione ed espressione personale insomma.
Perché un conto é ragionare, pensare, riflettere;
un'altra cosa é mettere giù su carta parole che esprimono concetti, che devono così essere chiari, ordinati e ben definiti;
un'altra cosa ancora é metterli giù sapendo che qualcuno li leggerà e li dovrà capire, che dovranno divulgare un messaggio e centrare il bersaglio.

È quindi al contempo una sorta di missione, di liberazione, ma anche di palestra personale.

Nel fare tutto ciò il mio approccio credo sia abbastanza chiaro: premetto.
La premessa é fondamentale, perché vuole fornire al lettore le basi per poter capire il messaggio che voglio trasmettere. Voglio cercare, come prima cosa, di presentare tutto quel che si può in maniera oggettiva, cercando di organizzarlo in modo che sia facile seguire il filo del ragionamento. Arriveranno i pareri personali, certo, assieme alla soggettività che ogni narrazione comporta. Ma non é questo il punto qui.

Il punto è che non c’é religione, né politica, né cieca fede o presa di posizione che valga, qui. Non voglio che sia cosi e mi sforzerò perché chiunque legga possa trarre le sue conclusioni su ogni argomento di cui si parla.
Amo la scienza e il metodo che la contraddistingue. Non mi devi credere, NON DEVI. Contrasta la mia parola, mettimi alla prova, inizia tu stesso un tuo ragionamento e porta le tue stesse fonti.
Poi, solo dopo che l’avrai fatto, ragiona e trai conclusioni usando la tua testa.
Usa la tua sensibilità, la tua storia personale, le tue esperienze, basati in quello che credi importante.
E se poi non siamo d’accordo, stupendo: inizieremo a discutere, che é ben diverso da litigare. E se riusciremo a mantenere questa stessa mentalità aperta, allora cresceremo entrambi.
Tutti ne hanno da guadagnare, qui.

Si prendono già troppe decisioni importanti solo perché qualcuno ce lo dice, o per partito preso. Ci stiamo pericolosamente abituando a non usare il nostro senso critico e se questo blog può servire a qualcosa, mi piacerebbe che fosse proprio ad aiutare a ritrovarlo almeno un po’.

La premessa alla premessa é che sicuramente non sempre ci riuscirò, o che mi ci vorranno forse un po’ troppe righe per arrivare al punto. Vi chiedo pazienza; poco a poco, e con l’aiuto di qualche buon consiglio, anche questo si impara.



Il tutto nasce però anche da un'altra necessità pura e semplice, quella di scrivere.
Di sentire il suono dei tasti che si muovono sotto le dita e diventano parola, concetto, discorso. Che diventano espressione di me.

perché mi piace scrivere
perché mi piace fermarmi a pensare, ma non lo faccio abbastanza
perché mi piace comunicare quello che penso
perché ci sono tante cose interessanti da dire ma spesso ci si limita alle banalità
perché voglio avere un impatto positivo sulla mia comunità e forse questo é un buon modo di farlo
perché posso rimanere in contatto con chiunque lo voglia, a prescindere dalle distanze
perché ho qualcosa da dare, da condividere con tutti quelli che avranno la voglia, il tempo e la pazienza di leggere
perché ho deciso di passare dalla passione all'azione



Un ultimo dettaglio. Ho tanti amici stranieri che inevitabilmente, per quanto possa confidare nei traduttori online, saranno un po’ tagliati fuori da questo blog.
Scrivere in inglese mi permetterebbe di arrivare ad un pubblico più eterogeneo e globale.
Scrivere in spagnolo mi permetterebbe un contatto più diretto con la mia comunità locale.
In ogni caso, ho deciso di scrivere in italiano. Perché in questo momento particolare, in questo momento storico che tutti stiamo vivendo, mi sento particolarmente legato a tutti voi. A tutte le persone con cui sono cresciuto, alla società nella quale sono cresciuto e che mi ha dato tanto.
La lontananza fisica però non mi permette di contribuire al nostro bene comune, di avere quell’impatto positivo ottenibile solo cercando di fare la mia parte, giorno dopo giorno.
Quindi, non sapendo bene come, questo é un modo per provarci.

Questo blog nasce pensando principalmente a voi.

Spero vi possa piacere.






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