giovedì 22 marzo 2012

Sono il mondo che vorrei


POLVERE

Ognuno di noi é come un diamante grezzo. Un tutto in potenza venuto al mondo in una terra ricca di eventualitá. Quelle stesse che fatalmente ci indirizzano verso una strada piuttosto che un’altra. Quelle che, volendolo o no, ci rendono la persona che siamo.
Le stesse eventualitá della vita mondana che spesso aggiungono l’ennesima lieve patina al nostro brillio naturale. Affievoliscono ancora un po’ di piú la luce che emaniamo. Ci spengono, un po’ alla volta. Ci ingobbiscono, ci sfiancano, ci stancano. Ci sfiduciano.
Fino a che arriva il momento in cui ci sentiamo troppo piccoli per il mondo in cui viviamo. Arriva il momento in cui ci sentiamo insignificanti. Si sta come in autunno sugli alberi le foglie. O si sta come le foglie che giá danzano in balia del vento. Perdiamo il timone delle nostre vite perché non ci reputiamo all’altezza di governarlo. Troppo piccoli; troppe cose da sapere, da maneggiare, da controllare; troppo insignificanti, noi. Dimentichiamo il nostro vero valore e lo nascondiamo. Perfino a noi stessi. Non ci rendiamo conto delle nostre enormi potenzialitá.




L'ALBA DI UN NUOVO GIORNO

Dimentichiamo che il mondo ha la forma che noi gli diamo. Dimentichiamo che siamo noi necessariamente il centro del mondo. Del nostro mondo, che in definitiva per ognuno di noi é anche IL mondo. Dimentichiamo che siamo in grado di deformare la realtá a nostro piacimento. In forma soggettiva, grazie al potere della nostra mente, e quindi poi anche in forma oggettiva e fattuale. In forma effettiva. Da poterlo toccare con mano. Siamo noi a determinare il mondo in cui viviamo, il nostro mondo.

Giacché per nessuno é uguale, é unico per tutti. Percui tutti devono sentirsi in grado di tenerne le redini e dirigerlo verso dove vogliono. Ne hanno il diritto. Ne hanno il dovere. Poiché nessun altro lo puó fare per loro. E chi si vuole appropriare di questo diritto é solo un bugiardo. Alzate la testa, perché é una vostra responsabilitá.

Rendersi conto di tutto ció significa tornare a brillare. Significa sentirsi leggeri. Significa volare. Significa libertá. Significa felicitá e sollievo. Prendere in mano il proprio futuro significa non avere piú padroni. Significa non avere piú obblighi. Significa scollarsi dalla (s)comoda poltrona degli spettatori. Significa diventare finalmente attori sulla scena della vita. Significa decidere, non piú obbedire.




POTERE

È solo allora che realizziamo i nostri sogni ed esprimiamo per davvero le nostre potenzialitá. È solo allora che lo splendore del diamante grezzo ormai sepolto dentro di noi riesce finalmente a venire alla luce. Ed é solo allora che uno si rende conto, non senza sorpresa, che il mondo che vorrebbe é lí a portata di mano.

Il mondo che vorrebbe é lui stesso.
Il cambiamento che aspettava é lui stesso.
Cade ogni limite. La forza di cambiare il mondo é nelle sue mani, cosí come nelle mani di chiunque. Perché chiunque puó cambiare il suo mondo. Chiunque lo voglia. Non serve altro che arriavre ad aver sufficiente chiarezza mentale per capirlo. La sola in grado di supportare la nostra innata forza interiore.
Serve volontá, per farlo.

“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” diceva Gandhi.

Quel cambiamento nasce necessariamente dentro di noi. Ma la cosa piú difficile é proprio che riesca a farsi strada tra gli strati della nostra insicurezza, modellati da anni di eventualitá ed occorrenze esterne che hanno affievolito e spento la nostra scintillante potenza originaria.
Quella potenza che non ha confini e non ha limiti, che riluce abbagliante dentro ognuno di noi. Aspettando solo il momento in cui potrá emergere.  Ancora una volta.

Dobbiamo esserne consapevoli, e sforzarci per tirarlo fuori. Lottare per poi poter godere del suo enorme potere di modellare la realtá che ci circonda.




Siamo noi il cambiamento che aspettiamo.



Siamo noi il mondo che vogliamo.








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