domenica 19 febbraio 2012

Quel corpo estraneo che manipola le nostre vite


Nel mondo esistono le persone. Quelle vere intendo, perché sappiamo bene come qualcuno ad un certo punto si sia inventato quelle giuridiche. Le persone giuridiche non sono persone per davvero, ma organizzazioni di persone o di beni che sono soggetti all’ordinamento giuridico cosí come se fossero persone in carne ed ossa. Tra di esse spiccano quelle che perseguono fini economici. Detto in parole povere, quelle che vogliono fare soldi. Sono le societá, o – in inglese – corporations.

Una qualsiasi persona, non credo di sottolinearlo mai abbastanza, ha dei bisogni primari da soddisfare per poter vivere. Ma non si riduce per questo ad un mero sistema con flussi in entrata ed uscita. Siamo emozionalmente e intellettualmente complessi, con possibilitá incredibili e per la maggior parte ancora inesplorate. Siamo organismi meravigliosi e perfetti. Viviamo in societá perché abbiamo imparato a perseguire il bene comune in modo da poterne beneficiare tutti, ben al di lá di quello che potremmo ottenere individualmente. Si chiama cooperazione. Insieme il potenziale umano é esponenzialmente maggiore che non da soli. E abbiamo un codice di principi che tutti siamo chiamati ad osservare. Non sto parlando delle leggi qui, quelle sono semplicemente parole messe nero su bianco in qualche lingua e relative a un qualche contesto socio-culturale. No, sto parlando dei principi etici e morali che contraddistinguono l’essere umano. Rispetto per la vita, giustizia, equitá, amore per il prossimo, empatia. E tanti altri. Le persone non sono semplicemente soggetti del diritto, sono molto di piú.

Le corporations, invece, no. Le corporations sono letteralmente un cancro del nostro sistema. L’immagine é volutamente forte, ma del tutto vera e ora cercheró di spiegare perché.
Come detto l’obbiettivo delle corporations é quello di fare soldi. Punto. Nascono inizialmente come organizzazioni di persone, che magari si conoscono pure e condividono quello che le persone vere possono condividere – siano ideali, sogni, aspirazioni, visioni per il futuro o persino (non c’é niente di male qui) un modello di business, ossia come fare soldi. Il fatto é che smettono presto di esserlo. Il fatto é che la loro stessa ragione di esistere ne determina la degenerazione in un organismo a sé stante, completamente fuori controllo rispetto ai fondatori o a chiunque altro. Il modello su cui si basano é ben noto nella nostra societá capitalista, dove le corporations assumono un ruolo di primissimo piano, ossia la massimizzazione del profitto. Semplicemente, non esiste nient’altro. Si tratta letteralmente di un Frankenstein fatto di pezzetti di migliaia di persone che prende vita autonoma e nella sua lotta disperata per guadagnare sempre piú soldi finisce per stritolare quelle stesse persone che gli hanno dato la vita... e dato che c’é anche tutti gli altri. Non esiste responsabilitá per una corporation. La responsabilitá é delle persone che vi lavorano o la dirigono, ma la corporation come entitá a sé - come persona giuridica se vogliamo - non deve rispondere a nient’altro se non alla domanda: sei riuscita a creare piú soldi di quelli che hai investito? Si o no. Tutto il resto é noia. Noia come le beghe ambientali. Noia come lo sfruttamento del lavoro, minorile o sottopagato che sia. Noia come il rispetto dei principi etici e morali di qualsiasi societá civile. Noia come la tutela della salute umana. Noia come il rispetto per vita stessa. Non esiste nient’altro per una corporation che non sia fare piú soldi di quelli che ha giá. È stata disegnata cosí e fa, molto bene peraltro, quello che le é stato detto. Massimizzare il profitto.

Ora, la metafora del cancro é assolutamente azzeccata per due motivi. Il primo, come giá detto, é dovuto al fatto che non avendo limiti nel perseguire il suo unico obbiettivo, la corporation non ha dubbi nel distruggere lo stesso organismo che la ospita, ossia la societá umana e il pianeta Terra. E qui é interessante analizzare lo strumento di cui si avvale, strumento del tutto originale e quasi geniale a pensarlo bene: l’esternalitá. Esternalitá é un termine orribile che rende peró alla perfezione l’idea di come agiscono le corporations per massimizzare il profitto. Per massimizzare il profitto occorre vendere di piú, e nel nostro sistema questo non puó che voler dire una cosa: abbassare il prezzo. Attenzione, ho detto prezzo, non costo. Il prezzo é quello che noi paghiamo quando compriamo beni o servizi, il costo rappresenta in un certo senso lo sforzo che si é dovuto fare per produrli. Ora, se il prezzo di vendita é inferiore al costo, ci dev’essere qualcosa che puzza sotto. Nel senso che la parte del costo che non stiamo direttamente pagando noi che lo compriamo, lo sta sicuramente pagando qualcun’altro. O magari lo stiamo pagando noi stessi a nostra insaputa. Sono le esternalitá, ossia il dirottare parte del costo a qualcosa di esterno al prezzo. Un paio di esempi per capirci meglio. Se mi si dice che l’energia nucleare costa poco (un esempio a caso...), in realtá mi si sta nascondendo dalla bolletta il costo ambientale e per la salute umana che rappresenta smaltire tonnellate di rifiuti radioattivi per millenni e non si sa dove. Quello é un costo che non paghiamo direttamente, ma paghiamo con la salute nostra e dei nostri discendenti (ho detto discendenti e non figli o nipoti). O ancora, quasi tutti i beni prodotti oggigiorno sono fabbricati in paesi lontani dove la manodopera costa pochissimo. Qualcuno potrebbe dire che é il costo stesso della vita in questi paesi che é molto basso, ma in realtá si tratta di puro e semplice sfruttamento del lavoro – una forma moderna di schivismo – senza contare il fatto delle tonnellate di emissioni contaminanti e gas serra che si porta dietro il trasporto di questi prodotti su distanze enormi. Chi la paga quella parte del costo se non la paghi tu “utilizzatore finale”? In genere le esternalitá rappresentano un costo diffuso per la salute umana, per l’ambiente, per i diritti civili e per la qualitá della vita di tutti. Sono costi di produzione non pagati in denaro, ma pagati con quanto di piú caro abbiamo al mondo, la nostra stessa vita. Ecco come fanno i soldi le corporations. Ecco perché sono un cancro.

Ma la conseguenza di questo sistema é anche un altra: l’estrema competizione e il cannibalismo corporativo. Massimizzare il profitto significa infatti fare meglio del tuo rivale. E se ci riesci tu ti ingigantirai, mentre lui morirá. Arriverá il momento in cui sará talmente disperato che potrai arrivare a fagocitarlo, ingrandendoti sempre di piú, acquisendo sempre nuove quote di mercato. Conviene peró mantenerlo nascosto, in modo da far sembrare che nella favola del mercato libero esista per davvero la concorrenza. In realtá questo sistema porta alla creazione di mega-conglomerati di corporazioni che altro non sono se non cartelli o in alcuni casi veri e propri monopoli, col risultato che il profitto cresce vertiginosamente nel momento in cui sei l’unico attore sulla scena a poter decidere davvero il prezzo per un certo tipo di prodotto. il cancro si ingigantisce sempre di piú, e prende il nome di multinazionale. Con l’aumentare delle proporzioni della corporation, ne aumentano esponenzialmente anche gli effetti negativi. Se fino ad un certo punto infatti puó esistere un certo, flebile, legame con la realtá del proprio territorio, nel momento in cui il cancro esonda e si espande al di fuori di esso ogni vincolo etico e morale rimane un lontano ricordo. Ecco perché hanno ragione quelli che non mangiano McDonalds. Ecco cosa c’é dietro alle compagnie petrolifere. Ecco cosa sono per davvero le mega-corporations che ci circondano ogni giorno. Ecco perché ci vogliono stupidi e non vogliono lasciarci ragionare, perché altrimenti le vedremmo per quello che sono: un cancro per l’umanitá. E magari decideremmo di non comprarne piú i prodotti. Magari, ci ribelleremmo ad essere semplici burattini. Magari smetteremmo di seguire la moda, o non ci lasceremmo piú infarcire la testa di idiozie futili dalla pubblicitá. Magari torneremmo a badare al sodo, a quel poco che ci serve veramente per vivere felici.

Fateci caso, prendete un qualsiasi prodotto e la sua marca. Andate a fare una ricerca su internet sui proprietari di quella marca. Sono altre corporations. Corporations che hanno fagocitato altre corporations. Risalendo all’indietro potreste spaventarvi nel vedere la quantitá di vincoli di potere delle piú grandi tra le istituzioni private del nostro tempo. Potreste spaventarvi nel realizzare che le mani che muovono per davvero i fili del mondo sono davvero pochissime. E se li passano a vicenda tra di loro. E non sono mani governative, non sono mani elette da nessuno. Sono mani che non devono rendere conto a niente e nessuno se non alla loro regola d’oro: massimizzare il profitto.

Non sono mani umane. Non sono persone. Con loro non si puó ragionare. Sono un cancro. Sono le corporations.



Vivi libero, conosci il tuo presente.


Immagina il futuro che vorresti.





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