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Il Mondo dell’energia a buon mercato è finito
benvenuti in un futuro più luminoso
Sin dalla rivoluzione industriale
del XIX secolo la fame del Mondo di energia a basso costo che potesse
alimentare un’economia in continua crescita è aumentata a un ritmo costante. I
combustibili fossili diventarono presto la nostra principale fonte di energia, essenzialmente
per via di una densità energetica estremamente alta e della loro facilità di
trasporto ed accumulo. La disponibilità di una simile fonte di energia in
abbondanza permise la crescita esponenziale dell’economia e il progresso
tecnologico nei cosiddetti paesi sviluppati. Allo stesso tempo, tuttavia,
determinò a livello globale conseguenze negative di tipo ambientale, sociale e
politico, che sono state ampiamente sottovalutate per molti decenni. Tra di
esse le più evidenti sono forse l’esaurimento delle risorse, l’inquinamento, la
diseguaglianza e instabilità geo-politica; tutte comunque radicate profondamente
nel paradigma consumista e nella sottostante ipotesi della possibilità di una
economia in perpetua crescita, alla quale l’era dell’abbondanza di combustibili
fossili ha abituato tutti noi. Con la crisi sistemica che il Mondo occidentale
sta attualmente affrontando, è diventato evidente che questo tipo di paradigma
è vecchio e ha bisogno di essere aggiornato.
Le energie rinnovabili non
rappresentano solo una nuova forma di energia, ma rappresentano il necessario
cambio di approccio richiesto all'umanità nei confronti del proprio ambiente.
Essendo molto meno dense
energeticamente, più difficili da immagazzinare e fortemente connesse nella
loro disponibilità alle condizioni geografiche locali, la loro implementazione
richiede un diverso tipo di infrastruttura. Ci si dovrà evolvere da un sistema
centralizzato, dall'alto verso il basso, a un sistema distribuito più
democratico e flessibile, riflettendo lo sviluppo dei nostri modelli sociali nell'era
di internet. Saranno necessarie reti intelligenti locali che garantiscano una
più efficiente e dinamica coordinazione tra la fornitura e la domanda di
energia, ma anche super-reti in grado di promuovere la cooperazione tra diverse
regioni geografiche e in grado di fornire in modo dinamico un cuscinetto di
energia, qualora richiesta. I trasporti dovranno essere ridotti drasticamente,
evolvendo verso sistemi di trasporto collettivi e tendenzialmente elettrici. In
generale, si dovranno sviluppare e introdurre tecnologie più efficienti.
Ma a parte il pur necessario adattamento
delle infrastrutture e gli avanzamenti tecnologici richiesti, la più grande
sfida di una transizione verso un Mondo più sostenibile sta probabilmente nella
necessità di evolvere delle persone e delle politiche, di sviluppare una diversa
mentalità e una diversa attitudine nei confronti della realtà. Le energie
rinnovabili sono un flusso, non un accumulo di energia; ciò costringerà la
società a tornare in uno stato di equilibrio dinamico con la natura e con il
proprio ambiente, in accordo coi limiti della fisica più che quelli della propria
immaginazione o stabiliti da “leggi umane”. Il Mondo intero dovrà presto
affrontare la necessità di consumare meno energia, consegnando alla storia il
concetto di crescita perpetua e le tendenze esponenziali che hanno
caratterizzato la nostra società per decenni.
Tutto questo dispiegherà una
serie di cambiamenti sociali e politici che sono ora troppo lontani da potersi interamente
immaginare. In ogni caso, è probabile che abbia luogo una profonda ri-localizzazione
dell’economia globalizzata, implicando un diverso equilibrio tra aree urbane e
rurali, la riprogettazione del sistema di produzione e distribuzione di beni e cibo,
nonché un più efficace sistema di gestione delle risorse. Anche il sistema
economico e finanziario richiederà una riforma sostanziale e il comportamento
stesso delle persone dovrà evolvere in accordo con la nuova realtà. Alla fine,
potrebbe persino emergere una nuova concezione rispetto a come gestire la
società e degli obbiettivi fondamentali che essa si prefigge.
Le energie rinnovabili incorporano
ognuna e tutte queste sfide. Ignorarlo sarebbe dannoso non solo per il loro
sviluppo e la loro implementazione, ma per la futura prosperità della nostra
società. Potranno rappresentare un qualcosa di tecnico per molti; per me, rappresentano
una precisa responsabilità politica di chiunque viva il nostro tempo.
Stefano Parmeggiani
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